28 Nov Necessaria l’autorizzazione per l’installazione del GPS sull’auto aziendale del dipendente
Con la circolare n. 2/2016, l’Ispettorato nazionale del lavoro ha stabilito che i sistemi di geolocalizzazione rappresentano un elemento «aggiunto» agli strumenti di lavoro, e, salvo specifici casi, possono essere installati sull’auto aziendale solo previa autorizzazione sindacale o amministrativa.
L’Ispettorato nazionale del lavoro prende posizione sull’interpretazione da dare al nuovo articolo 4 dello statuto dei lavoratori per quanto attiene all’installazione di dispositivi di localizzazione satellitare sulle autovetture aziendali e, con la sua circolare 2/2016, corregge il parere espresso in precedenza dalla direzione interregionale del Lavoro di Milano nel maggio 2016 che aveva ritenuto che l’auto fornita in uso ai dipendenti per eseguire la prestazione lavorativa fosse sicuramente strumento di lavoro, e lo fosse nella sua unicità, comprensiva anche del sistema Gps, pur se installato in un momento successivo alla consegna dell’autovettura.
L’Ispettorato nazionale del lavoro, invece, con la suddetta circolare ha affermato che i sistemi di geolocalizzazione rappresentino un elemento aggiunto agli strumenti di lavoro, utilizzati non per l’esecuzione dell’attività lavorativa ma per rispondere a ulteriori esigenze di carattere assicurativo, organizzativo, produttivo o per garantire la sicurezza del lavoro e, data la loro indubbia potenzialità di controllo a distanza dei lavoratori, questi possono essere installati solo previa autorizzazione sindacale o amministrativa.
Tuttavia, ci possono essere casi del tutto particolari in cui i dispositivi Gps possono trasformarsi in veri e propri strumenti di lavoro, ovverosia, quando la prestazione lavorativa non può essere resa senza ricorrere al loro utilizzo ovvero quando la loro installazione sia richiesta da specifiche normative legali o regolamentari, come nel caso dei sistemi Gps per il trasporto di valori superiori a 1,5 milioni di euro.