07 Apr ADDIO AI VOUCHER A PARTIRE DALL’1 GENNAIO 2018
Il Consiglio dei ministri ha deciso la soppressione dell’uso dei buoni lavoro (cc.dd. “voucher”) previsti dal Jobs Act al fine di regolarizzare le prestazioni di Lavoro Accessorio.
I buoni lavoro orari, utilizzati – a determinate condizioni – da committenti e professionisti per remunerare i prestatori di lavoro accessorio, sono stati previsti dagli artt. 48, 49 e 50 del Jobs Act al fine di arginare il fenomeno del “lavoro nero”, ma già all’indomani della loro introduzione sono stati oggetto di aspre critiche, in particolar modo da parte dei sindacati dei lavoratori.
A tal proposito, lo scorso anno era stata avanzata una richiesta di referendum popolare per l’abrogazione dei citati articoli; la richiesta era stata dichiarata ammissibile con l’ordinanza del 6 dicembre 2016 emanata dall’Ufficio centrale per il referendum presso la Corte di Cassazione, e il referendum era stato indetto per il 28 maggio 2017.
In conseguenza di ciò, la Commissione Lavoro della Camera, nella seduta del 16 marzo 2017, ha votato a favore di un emendamento che abroga gli articoli 48, 49 e 50 del Jobs Act, approvando così l’eliminazione totale della disciplina del Lavoro Accessorio. La reazione del Governo al voto espresso dalla Commissione non si è fatta attendere: il giorno successivo all’approvazione dell’emendamento abrogativo il Governo ha emesso il decreto legge n. 25/2017, con il quale, con un tratto di penna, ha cancellato i tre articoli sopra richiamati e, recependo il quesito referendario proposto dalla CGIL, ha svuotato di contenuto il referendum del maggio prossimo.
Tuttavia, la soppressione dell’uso dei voucher non ha effetto immediato: al fine di consentire l’esaurimento dei buoni già acquistati, è stato previsto che questi potranno essere utilizzati fino al 31 dicembre 2017. A partire dall’1 gennaio 2018, invece, i voucher non potranno più essere utilizzati da nessuno e in nessun settore produttivo.